Il pomeriggio del sedici maggio, noi alunni della seconda B con le maestre Cristina,Elena e Maddalena siamo partiti con il pullman per andare a Trento alla scoperta dei cinque sensi. Al Museo Diocesano abbiamo trovato un’insolita guida ad attenderci: Nettuno. Sì avete capito bene,il dio del mare, proprio lui. Ha lasciato la sua statua sulla fontana e ci ha scelto come sua ciurma per esplorare la città. Nettuno aveva una grossa valigia per poter viaggiare. Per prima cosa ci ha fatto provare i nostri sensi e poi, per vedere le nostre abilità di marinai, se le nostre braccia fossero capaci di vogare. Prima tappa la fontana dell’aquila bianca. Lì abbiamo assaggiato l’acqua, chi di noi la sentiva aromatizzata al limone, alla menta, chi fredda, chi ghiacciata. Ci siamo poi spostati a vedere la bellissima fontana con la statua di Nettuno e i tritoni. Abbiamo scoperto che l’acqua della grande fontana non è potabile e che sotto la grande piazza scorre un corso d’acqua. Non lo possiamo vedere perché è ricoperto da lastre di pietre rosse. Abbiamo toccato con mano i diversi tipi di pavimenti, pietre fredde,colorate, più o meno calde. Da Piazza Duomo ci siamo spostati in Piazza Lodron. Il nostro “capo” ci ha fatto scoprire l’importanza dell’udito. Dalla sua valigia ha suonato uno strumento da lui costruito. Chiudendo gli occhi e facendo silenzio abbiamo ascoltato i rumori e i suoni della piazza: il campanello di una bicicletta, i raggi di una bicicletta, il tossire di una persona, il vociare dei bambini, il rumore dello scivolo, il vento, il verso dei piccioni e una porta sbattuta. Tanti suoni in una piccola piazza. Se ci concentriamo possiamo trovare rumori diversi. Anche l’odorato ha la sua importanza…Nettuno dal suo valigione ha fatto uscire delle scatole profumate per fare il gioco degli odori. Divisi in gruppi dovevamo annusare e indovinare i prodotti nascosti. Buccia di limone,caffè, aglio e lavanda…. Profumi e odori che si possono trovare al mattino in Piazza delle Erbe. Quest’ultima è stata l’altra piazza visitata. Con degli strumenti che tutti possediamo e abbiamo con noi, l’occhiofono e l’orecchiofono abbiamo cercato di rispondere agli indovinelli che Nettuno ci ha proposto. Le risposte ci hanno condotti in via Calepina per osservare le statue di palazzo Sardagna. I mascheroni, attorno alle finestre del piano terra, erano utilizzati per abbellire il palazzo, ma anche per allontanare il male e accogliere il bene. La nostra visita si è conclusa in Piazza D’Arogno, dove il leone che abbellisce il Duomo ci ha fatto scoprire di avere un “sesto senso”, un senso nuovo, quello del rispetto. Rispetto per i monumenti, per le persone, importante per costruire insieme legami, amicizie e salvare l’ambiente che ci circonda. Siamo stati contenti di aver passato due ore con Nettuno perché ci ha aperto gli occhi, fatto toccare con mano, udire, sentire e gustare le bellezze che abbiamo in città.
La seconda B e maestra Cristina
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