Prove di primo soccorso alla scuola primaria di Mattarello

I bambini della scuola primaria di mattarello assieme ai monitori e giovani volontari di Croce Rossa si sono avvicinati al primo soccorso.

Quanto è importante essere in grado di salvare una vita oppure sapere a chi e come chiedere aiuto? Fondamentale. La stampa non ha mancato di raccontarci storie a lieto fine in cui giovani e giovanissimi, debitamente formati, con coraggio e con le giuste azioni hanno saputo aiutare chi era in pericolo per un arresto cardiaco. Nel Talmud sta scritto: “Chi salva una vita, salva il mondo intero”. Quali migliori maestri potevano salire in cattedra per concretizzare il profondo significato che si cela dentro questa frase, se non i volontari di Croce Rossa Italiana, tanto più nell’anno in cui Trento è Città del Volontariato? Nell’ambito del progetto Scopriamo con il piede giusto volontari appartenenti al gruppo giovanile e monitori, ovvero persone dedicate alla formazione e all’aggiornamento dei volontari all’interno di C.R.I., sono stati invitati alla scuola primaria di Mattarello a insegnare alle classi quarte l’importanza e il valore del volontariato assieme alle più semplici azioni da compiere vedendo una persona stare male. 

Il primo incontro ha visto protagonisti i Volontari che presentandosi hanno raccontato il motivo della scelta di dedicare parte del loro tempo all’interno dell’Associazione praticando le attività che quest’ultima svolge in diversi ambiti, come quello sanitario od umanitario, per citarne alcuni. Il defibrillatore, un manichino e un palloncino a forma di cuore hanno poi permesso ai bambini, nel secondo incontro, di diventare soccorritori provetti aiutandoli a riconoscere se una persona stia veramente male e come intervenire partendo da ciò che tutti possiamo fare: la chiamata al numero unico di emergenza 112. I futuri collaboratori sanitari si sono cimentati infine con le manovre salvavita da compiere in attesa dell’ambulanza come la manovra di Heimlich, fondamentale in caso di soffocamento, e il massaggio cardiaco, imparando il numero e il ritmo delle compressioni. I piccoli apprendisti soccorritori hanno anche imparato che per poter attuare quanto scoperto dovranno chiedere aiuto a un adulto che, anche con le loro indicazioni, saprà sicuramente fare insieme quanto la situazione richiede.

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