SUGGERIMENTI PER I GENITORI

GENITORI E FIGLI INSIEME PER UNA SCELTA BEN FATTA

Il lavoro che i genitori possono intraprendere con i figli dovrebbe essere condotto in un clima di fiducia, che favorisca un atteggiamento attivo di ricerca e dialogo nello sforzo comune di superare l’ansia che normalmente si accompagna alle scelte importanti. In tal senso:

  • cominciare ad analizzare i desideri espressi dal figlio in relazione alla scelta futura per incoraggiarlo ad una riflessione sulle proprie caratteristiche personali
  • collaborare con la scuola

Il vero problema di fondo resta comunque l’opinione che giunto in terza media il figlio sappia o non sappia decidere da solo: data l’età dei ragazzi e le conseguenze della scelta per la loro vita, molto spesso è la famiglia che, in ultima analisi, prende la decisione finale. Qui si pone il successo o meno dell’azione educativa. Per quanto possibile, l’orientamento dovrebbe improntarsi alla logica di un percorso di auto- orientamento. Tale concezione presuppone ovviamente che il soggetto abbia una consapevolezza di sé, delle proprie caratteristiche individuali, oltre che una conoscenza adeguata delle opportunità a sua disposizione, tali da consentirgli di compiere una scelta che si inserisca armonicamente nel suo contesto ambientale. Accade spesso che nel momento delle scelte scolastico-professionali dei figli si verifichino situazioni conflittuali all’interno della famiglia; il fatto che il figlio proponga un progetto professionale diverso da quello della famiglia produce un sentimento di delusione o disaccordo. Ulteriore complicazione è data quando gli stessi genitori sono in disaccordo tra loro e trasmettono opinioni differenti sulla scuola da scegliere.

Cosa fare? Chi ha ragione? Si può affermare che il ruolo dei genitori dovrebbe avvicinarsi il più possibile a quello svolto da un buon consigliere di orientamento, che si pone il compito di aumentare la consapevolezza del giovane rispetto alle sue caratteristiche individuali, quali interessi, attitudini, motivazioni, etc. Gli restituisce maggiore conoscenza e poi lo lascia decidere. In molto casi lo ”costringe” a decidere. Il fatto di essere liberi non è sempre e per tutti un vantaggio: è assai più comodo se qualcuno decide per noi. Questo però è sbagliato e non accresce la maturità e l’autonomia. Anche le divergenze di opinione tra i membri della famiglia possono essere positivi se portano a discutere ed a capire le diverse possibilità, lasciando comunque l’ultima parola allo studente. Diventano negativi se irrigidiscono le posizioni e ci si offende se gli altri non fanno quello che a noi sembra giusto.

QUINDI:

  • Osserviamo con interesse, curiosità ed attenzione i nostri figli per capire al meglio quali siano i loro punti forti, per aiutarli a riconoscerli, potenziarli e valorizzarli e per scoprire ed accettare i punti deboli, nella consapevolezza che solo accettandoli se ne potrà ottenere un qualche
  • Sosteniamoli nella scelta, parliamone insieme
  • Ascoltiamo le loro ragioni
  • Condividiamo la scelta o proponiamo una sfida fondata su fiducia e responsabilità
  • Testimoniamo il valore della cultura, dell’impegno e della responsabilità.
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