Donazione per il Terremoto

Santa Madre Teresa di Calcutta ebbe a dire che quando aiutiamo il prossimo «quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno». Ebbene, una goccia i bambini delle classi Quarte e Quinte del laboratorio delle attività opzionali del venerdì della scuola primaria di Mattarello l’hanno voluta donare e hanno consegnato 1.120 euro ricavati con la vendita dei calendari da loro realizzati agli Alpini di Mattarello perché li destinino alle opere di ricostruzione delle zone terremotate dell’Italia centrale. La somma raccolta – hanno detto gli alunni – non darà quella serenità che essi vorrebbero ma essi hanno fatto questo gesto, una piccola cosa, con grande amore. I soldi raccolti contribuiranno a realizzare una struttura polivalente in un comune abruzzese terremotato che verrà prossimamente individuato.
La cerimonia della consegna è avvenuta presso l’aula magna dell’istituto in occasione dell’inaugurazione della “settimana della sicurezza” che ha visto, tra le altre iniziative, oltre le prove di evacuazione a scuola e in mensa, l’allestimento di una mostra fotografica sui recenti eventi calamitosi avvenuti in centro Italia. Erano presenti, con la scolaresca e le insegnanti, la dirigente Antonietta Decarli, il presidente della Sezione Alpini di Trento Maurizio Pinamonti, il capogruppo di Mattarello Paolo Tamanini, gli ingegneri Andrea Rubin Pedrazzo del dipartimento della Protezione Civile della Pat e Alessio Simoni Buffa del Corpo dei Vigili del fuoco volontari e una rappresentanza dei vigili di Mattarello.
Il calendario – hanno spiegato le maestre Mariapia Zorzi e Chiara Tamanini – è stato il compimento di un percorso che stimolato gli alunni a sviluppare e far crescere un atteggiamento di solidarietà verso persone che si trovano in situazioni di svantaggio e ha permesso loro di avvicinarsi ulteriormente al contesto culturale e sociale nel quale i bambini vivono, perché li ha portati a confrontarsi e a collaborare con istituzioni territoriali come la Protezione Civile, il Gruppo degli Alpini e i Vigili del fuoco volontari, che, a vario titolo, hanno fatto della solidarietà il filo conduttore del loro operato: «Speriamo – concludono – che questa piccola goccia affidata all’Oceano, che ha fatto sì che i nostri alunni scoprano che attivarsi per gli altri è possibile, porti a quelle famiglie, a quei nonni, a quei bambini, a tutta la popolazione provata dal dolore, la forza di ripartire e la speranza di un più sereno ritorno alla normalità».

Ma.Bri.

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